Gabbris Ferrari

Il Museo in scena: Disegni e Bozzetti di Gabbris Ferrari

Il Comitato si congratula per l’importante iniziativa promossa e sostenuta dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo in collaborazione con il Comune di Rovigo – Museo dei Grandi Fiumi: la mostra Il Museo in Scena. Disegni e bozzetti di Gabbris Ferrari (1937-2015), inaugurata lo scorso 19 novembre a Rovigo negli spazi del Museo dei Grandi Fiumi (Sala Ferrari).
La mostra intende valorizzare e diffondere una conoscenza più diffusa dell’operato dell’artista che per Rovigo è stato una delle figure più importanti del panorama culturale. Il poliedrico artista rodigino, scenografo, regista, è stato anche assessore sia provinciale che comunale, ma soprattutto è stato “l’anima” del Museo Grandi Fiumi. E proprio il “suo” museo vuole celebrare la sua opera e la sua arte.

Realizzata grazie ad un accordo pluriennale tra i due Enti, l’esposizione, è visitabile gratuitamente e le opere danno testimonianza di come le sezioni museali realizzate siano parte di un progetto ancora più ampio nella mente dell’artista-scenografo. Coinvolgenti sono i disegni per l’allestimento delle sezioni museali, in cui la valorizzazione storico-scientifica dei reperti è compresa in spazi suggestivi, scenograficamente narrativi, resi più accessibili ai visitatori attraverso ricostruzioni di ambienti, di necropoli, di botteghe artigiane. La concezione spettacolare dello spazio di Ferrari, peraltro attivo dagli anni ’80 anche come scenografo in teatro, è evidente anche nei bozzetti per le sezioni del Museo rimaste in pectore, tra i tanti La stanza dei paragoni, La stanza del fuoco, Pianura padana, eseguiti con colori brillanti e tecniche miste come quelle da lui impiegate per realizzare illustrazioni e bozzetti di scenografie teatrali.

Artista eclettico anche negli interessi culturali, i bozzetti per il Museo dei Fiumi, mostrano la trasversalità del suo fare, dove un’espressione artistica si unisce all’altra in un continuo divenire, trasmesso attraverso la cultura e la storia dell’arte. La mostra, come suggerisce Ivana D’Agostino, che ha curato il testo critico, induce a cogliere i segni disseminati in questi bozzetti, allusivi a opere di grandi artisti dell’arte contemporanea o del secolo scorso – Rodin, Kunellis, Plessi, Gilardi – oltre ai lavori di artisti suoi amici, essendo stato egli stesso artista.

Posta a conclusione del percorso espositivo complessivo del Museo dei Grandi Fiumi, ma fruibile anche autonomamente, la nuova sala arricchisce e completa il discorso sul museo suggerito con accenti diversi negli ambienti che la precedono, facendone emergere pienamente la specifica identità di museo con un’impronta d’artista.

Progetto e allestimento della mostra a cura di Claudia Biasissi – Fancy grafica sas.

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